Perseguire la pace è un obiettivo ed un valore che ognuno di noi dovrebbe portare nel cuore, sin da bambino.
Purtroppo al giorno d’oggi, molti paesi non sono in pace e quotidianamente giungono a noi delle immagini della guerra. Come spiegare la guerra ai bambini? Come aiutarli a comprendere che la guerra può (e deve) essere evitata?
“Se vuoi la pace conosci la guerra” di Nico Piro – Un libro per spiegare la guerra a bambini e ragazzi
In questo articolo vi presenterò un libro il cui tema è attuale e molto importante. Si chiama “Se vuoi la pace conosci la guerra” ed è stato scritto da Nico Piro, un giornalista del TG3 da sempre in prima fila nelle aree di crisi e nelle zone di guerra. La sua esperienza lo ha portato a scrivere molto su questo argomento e a realizzare documentari che aiutano a capire, conoscere ed evitare la guerra e le sue conseguenze.
“Se vuoi la pace conosci la guerra” è un libro per tutti gli adulti che si trovano nella necessità di spiegare cos’è la guerra a ragazzini, ragazzine, ragazzi e ragazze.
E’ un libro realista, in cui l’autore parla ai ragazzi usando molti esempi concreti di circostanze viste personalmente.
Potremmo definirlo una testimonianza di cosa sia realmente la guerra (soprattutto per i civili), ma non sarebbe una connotazione sufficiente.
Questo libro è infatti molto di più. Non è un semplice reportage di cosa sia la guerra, è un continuo spunto di riflessione che induce i ragazzi a riflettere.
Sicuramente leggere un libro non basta a fermare la guerra. Tuttavia aiuta a parlarne e ad informare, un obiettivo che ogni adulto (compatibilmente con l’età dei bambini-ragazzi a cui si rivolge) dovrebbe tenere a mente.
La lettura è infatti consigliata insieme ad un adulto che potrà argomentare il testo, passo dopo passo e aggiungere pensieri e riflessioni.
Il libro è edito da HarperCollins Italia e può essere acquistato su Amazon: SE VUOI LA PACE CONOSCI LA GUERRA – ACQUISTA SU AMAZON
Chi è Nico Piro?
Nico Piro è un giornalista e blogger italiano specializzato in aree di crisi e zone di guerra. Lavora come inviato speciale del TG3 della RAI, la televisione pubblica italiana.
Ecco un riassunto delle sue principali attività:
- Inviato di guerra: Nico Piro ha una lunga esperienza come inviato di guerra, raccontando conflitti e crisi dimenticate in diverse parti del mondo.
- Giornalista: è un giornalista affermato che si occupa di temi di attualità e politica estera.
- Blogger: è attivo anche come blogger, su tematiche legate al suo lavoro di inviato.
Il suo sito web è il seguente: https://nicopiro.it/
Coltivare la pace nei cuori dei nostri bambini: consigli e suggerimenti
La pace è un desiderio universale, un sogno collettivo che attraversa le epoche e le culture. Eppure, nonostante il suo valore indiscutibile, il mondo continua a essere dilaniato da conflitti e guerre. Una domanda sorge spontanea: come possiamo interrompere questo ciclo di violenza e insegnare ai nostri bambini a perseguire attivamente la pace?
L’importanza di educare i giovani alla pace non può essere sottovalutata. I bambini sono come spugne, assorbono gli insegnamenti e i valori che li circondano, plasmando così il loro modo di pensare e agire. Inculcare loro il rispetto, la tolleranza e la comprensione reciproca fin dalla più tenera età è fondamentale per coltivare una generazione che abbraccia la pace come un ideale da perseguire.
Uno degli aspetti più cruciali dell’insegnamento della pace è la promozione dell’empatia. Quando i bambini imparano a mettersi nei panni degli altri e a comprendere le loro prospettive, sviluppano una maggiore sensibilità verso le esigenze e i sentimenti altrui. Questo li porta naturalmente a cercare soluzioni pacifiche ai conflitti, anziché ricorrere alla violenza.
Inoltre, è essenziale incoraggiare i bambini a comunicare in modo costruttivo e non violento. L’apprendimento di abilità di comunicazione efficaci li aiuta a risolvere i contrasti in modo pacifico, anziché lasciarli fermentare in rancori e risentimenti che potrebbero sfociare in situazioni di conflitto. Insegnare loro a esprimere i propri sentimenti in modo rispettoso e ascoltare attivamente gli altri è fondamentale per creare relazioni basate sulla fiducia e la comprensione reciproca.
Un altro aspetto cruciale è l’educazione alla tolleranza e al rispetto delle diversità. I bambini devono imparare che le differenze culturali, religiose e sociali arricchiscono il tessuto della società anziché minacciarlo. Promuovere la diversità come un valore positivo aiuta a superare pregiudizi e discriminazioni, creando così una società più inclusiva e pacifica.
Inoltre, è importante introdurre i bambini ai concetti di giustizia e equità. Devono capire che la pace non significa semplicemente l’assenza di conflitto, ma anche la presenza di giustizia sociale e di opportunità egualitarie per tutti. Insegnare loro a lottare per un mondo più giusto e solidale li motiva a diventare agenti attivi del cambiamento e a combattere le ingiustizie ovunque le incontrino.
Un altro modo efficace per insegnare ai bambini l’importanza della pace è attraverso storie e narrazioni che promuovono valori di pace, cooperazione e solidarietà. Leggere loro libri e racconti che raccontano storie di personaggi che risolvono i conflitti in modo pacifico e che lavorano insieme per il bene comune li ispira e li motiva a emulare comportamenti simili nella loro vita quotidiana.
Infine, è fondamentale coinvolgere attivamente i bambini nelle attività e nei progetti che promuovono la pace e la cooperazione. Organizzare giochi di squadra, laboratori creativi e progetti di servizio comunitario li aiuta a sperimentare direttamente i benefici della collaborazione e del lavoro di squadra, incoraggiandoli così a cercare sempre soluzioni pacifiche ai problemi.
In conclusione, educare i bambini alla pace è un investimento nel futuro del nostro pianeta. Coltivare nei loro cuori valori di empatia, tolleranza, giustizia e solidarietà li prepara a diventare cittadini responsabili e attivi, capaci di trasformare il mondo in un luogo più pacifico e armonioso. È solo attraverso l’insegnamento della pace che possiamo sperare di creare un futuro in cui le guerre diventino un ricordo del passato, e la pace regni sovrana.
A presto,
Deborah