La Giornata Mondiale della Gentilezza del 13 novembre offre alla comunità scolastica molto più di una semplice celebrazione annuale; rappresenta un’opportunità strategica per gli insegnanti di integrare l’educazione socio-emotiva nel curriculum. La gentilezza, lungi dall’essere una blanda “buona maniera”, è una competenza trasversale fondamentale per la crescita dell’individuo e per la coesione del gruppo classe. Non è un evento isolato, ma una pratica quotidiana che merita strumenti didattici mirati.
La Gentilezza in ambito didattico
In un contesto scolastico sempre più sfidante, dove le dinamiche relazionali (bullismo, esclusione, difficoltà di inclusione) sono all’ordine del giorno, promuovere la gentilezza è un atto preventivo e formativo essenziale.
Il ruolo dell’insegnante è cruciale: trasformare l’astrazione della “gentilezza” in azioni concrete e misurabili. Questo richiede di passare dalla mera discussione teorica all’implementazione di pratiche stabili e verificabili. Ad esempio:
- Il “Diario delle Buone Azioni”: incoraggiare gli alunni a registrare quotidianamente non solo le azioni gentili che compiono, ma anche quelle che ricevono, per sviluppare l’attenzione verso il prossimo e la gratitudine.
- La Mappa Emotiva: utilizzare la gentilezza come strumento per mappare e gestire le emozioni: come ci fa sentire un gesto sgarbato? E un gesto premuroso? Questo collega direttamente la relazione alla sfera affettiva.
- Le “Parole Potenti”: insegnare il vocabolario della gentilezza (grazie, scusa, per favore, prego) non come etichetta vuota, ma come ponte comunicativo che disinnesca liti e costruisce fiducia.
Albi Illustrati: strumenti di Literacy emotiva
Nell’arsenale didattico dell’insegnante, l’albo illustrato si configura come il veicolo più efficace per trattare il tema della gentilezza, in particolare nella Scuola dell’Infanzia e nella Primaria. Gli albi non sono solo “libri con figure”, ma dispositivi narrativi e visivi che operano a più livelli:
1. Sviluppo dell’Empatia e della Teoria della Mente
Gli albi illustrati, con la loro sintesi tra testo e immagine, permettono ai bambini di accedere a prospettive diverse dalla propria. Le illustrazioni permettono di “vedere” le emozioni, offrendo indizi non verbali cruciali. Storie che trattano di personaggi emarginati o in difficoltà (come ad esempio Il raffreddore di Amos Perbacco) spingono gli alunni a interrogarsi sui bisogni altrui, sviluppando la Teoria della Mente (la capacità di attribuire stati mentali – intenzioni, credenze, desideri – a sé stessi e agli altri). L’insegnante può facilitare questa riflessione con domande mirate: “Cosa pensava il personaggio quando ha compiuto quel gesto? E cosa ha provato chi lo ha ricevuto?”
Ecco un meraviglioso albo illustrato da leggere ai bambini, per trattare i temi della gentilezza, della condivisione e dell’altruismo: LA PIOGGIA DI STELLE – ALBO ILLUSTRATO SULLA GENTILEZZA
2. Laboratorio Linguistico e Narrativo
L’albo illustrato è una risorsa eccezionale per il laboratorio linguistico. Storie incentrate sulla gentilezza spesso utilizzano un linguaggio ricco e evocativo che l’insegnante può sfruttare per ampliare il vocabolario degli studenti (es. sollecitudine, premura, generosità). Inoltre, l’albo funge da modello strutturale per la narrazione: si possono proporre esercizi di riscrittura empatica, dove gli alunni modificano una scena in cui è avvenuto un atto sgarbato, trasformandolo in un atto gentile.
3. Ponte Curricolare Interdisciplinare
La lettura di un albo sulla gentilezza non si esaurisce nell’ora di Educazione Civica. Può diventare il punto di partenza per:
- Arte e Immagine: creazione di “murales della gentilezza” o disegni che rappresentino il potere contagioso di un’azione positiva (il cosiddetto “effetto domino” della gentilezza).
- Matematica: conteggio e rappresentazione grafica delle “gentilezze” compiute in classe in una settimana, trasformando il dato in un’occasione di riflessione.
- Scienze Umane: discussione sulle norme sociali e sul vivere in comunità, esplorando l’importanza delle regole non scritte del rispetto.
Implementazione Pratica e Scelta dei Titoli
Per rendere efficace l’utilizzo degli albi illustrati, è essenziale che l’insegnante selezioni con cura i titoli. È consigliabile scegliere storie che:
- Mostrino l’impegno e la fatica necessari per essere gentili (non sempre è facile).
- Illustrino la gentilezza verso sé stessi (accettazione e cura personale).
- Presentino gesti di gentilezza piccoli e quotidiani, non solo grandi azioni eroiche.
Il 13 novembre sia l’occasione per avviare un “Progetto Gentilezza” a lungo termine. Integrando la potenza visiva ed emotiva dell’albo illustrato nella didattica quotidiana, gli insegnanti non solo celebrano una ricorrenza, ma investono concretamente nella formazione di cittadini più consapevoli, responsabili ed empatici. La gentilezza, in questo senso, diventa la vera architrave su cui poggia l’edificio dell’apprendimento e della convivenza civile.
A presto,
Deborah


