L’estate è certamente il tempo del relax, della pausa, delle vacanze al mare…
Da quest’apparente ozio, nasce un potente motore per l’immaginazione, che accende la mente e aiuta i bambini a viaggiare con la fantasia.
Un bellissimo albo illustrato che ho letto quest’estate e che parla proprio di questo, è “Nessuno tranne me”, acquistabile da qui: NESSUNO TRANNE ME – ACQUISTA SU AMAZON
Questo albo illustrato, a tratti silent book, invita a scoprire le vacanze estive dal punto di vista di un bambino. La realtà si mescola alla fantasia ed anche un semplice bagno in mare si trasforma in un’avventura speciale, da vivere e ricordare. Quale sarà il confine tra realtà e fantasia? Ma soprattutto, sarà davvero importante scoprirlo?
E soprattutto, questo viaggio simbolico, cosa rappresenterà per il bambino protagonista del racconto?
Il dolce ozio estivo per accendere l’immaginazione
L’estate è per molti bambini sinonimo di libertà, giochi all’aperto e, soprattutto, relax. Lontani dai ritmi serrati della scuola, dagli orari scanditi dalle lezioni e dalle aspettative di rendimento, i mesi estivi offrono un’opportunità preziosa: il tempo di non fare nulla. Ed è proprio in questo apparente vuoto, in questo “dolce ozio”, che la fantasia dei bambini trova il suo terreno più fertile per germogliare e fiorire.
Spesso, nell’intento lodevole di offrire ai nostri figli esperienze stimolanti, tendiamo a riempire le loro giornate estive con una miriade di attività strutturate: campi estivi, corsi sportivi, lezioni di musica, vacanze programmate nei minimi dettagli. Tutto ciò ha il suo valore, ovviamente. Ma è fondamentale lasciare spazio anche a quel tempo non organizzato, a quell’ozio creativo che è un vero e proprio motore per lo sviluppo cognitivo ed emotivo.
Il riposo come carburante per la mente
Immaginate il cervello di un bambino come una piccola macchina in continua elaborazione. Durante l’anno scolastico, è costantemente impegnato a processare nuove informazioni, risolvere problemi, rispettare regole e orari. L’estate, con il suo rallentamento, è come una pausa essenziale per la ricarica. Il relax permette al cervello di “defragmentare” le informazioni, di consolidare gli apprendimenti e di liberare risorse per processi meno diretti e più creativi.
Quando un bambino è annoiato o non ha un compito specifico da svolgere, la sua mente non si spegne. Al contrario, si attiva in un modo diverso, quasi in uno stato di “sogno a occhi aperti”. È in questi momenti che nascono le idee più originali, che si elaborano storie fantastiche, che si costruiscono mondi immaginari complessi. La mancanza di stimoli esterni diretti costringe la mente a cercarli internamente, attingendo al vasto serbatoio dell’immaginazione.
Spazi vuoti per storie piene
L’ozio estivo offre agli adulti l’opportunità di riflettere sul significato del gioco libero e non strutturato. Non è necessario un kit di attività pre-confezionato per stimolare la creatività. Spesso, un semplice angolo di giardino, un balcone con qualche vaso, o anche solo un tappeto in salotto, possono diventare scenari per avventure epiche.
- Il gioco non strutturato: un bastone si trasforma in una spada, un mantello in un’ala di drago, una sedia in un’astronave. Senza giocattoli specifici o istruzioni, i bambini sono costretti a inventare, a negoziare le regole del gioco con i compagni, a risolvere i problemi emergenti dalla loro stessa fantasia. Questo processo è un potente allenamento per le capacità di problem-solving e per la socializzazione.
- L’osservazione e la scoperta: un pomeriggio sdraiati nell’erba a guardare le nuvole che cambiano forma, o a osservare il volo di una farfalla, può accendere scintille di curiosità che portano a domande, a piccole ricerche e, infine, a storie. L’ambiente naturale estivo, con i suoi suoni, colori e profumi, è una fonte inesauribile di ispirazione.
- La noia come catalizzatore: la noia è spesso vista come un nemico, ma è in realtà una risorsa preziosa. È il segnale che il cervello ha bisogno di un nuovo input, e se non glielo forniamo noi dall’esterno, sarà il bambino stesso a crearlo. Un bambino annoiato è un bambino che sta per inventare qualcosa di straordinario.
Come incoraggiare l’ozio creativo
Per permettere alla fantasia di fiorire, possiamo adottare alcuni semplici accorgimenti:
- Limita gli schermi: la presenza costante di tablet, smartphone e TV è il principale ostacolo all’ozio creativo. Gli schermi offrono stimoli continui e passivi che non lasciano spazio alla mente di vagare. L’estate è il momento ideale per ridurre drasticamente il tempo davanti ai dispositivi.
- Offri materiali creativi: invece di giochi con istruzioni precise, metti a disposizione materiali “neutri” che possono essere trasformati: scatole di cartone, tessuti, legnetti, sassi, fogli, colori. La loro versatilità stimola l’inventiva.
- Lascia spazi non organizzati: se c’è un pomeriggio senza impegni, non sentirti in dovere di riempirlo. Lascia che il bambino trovi da solo cosa fare. All’inizio potrebbe brontolare per la noia, ma presto troverà il suo modo di ingannarla creativamente.
- Sii presente, ma non “eccessivo/a”: sii lì per ascoltare le loro storie, per partecipare se invitato, ma evita di dirigere il gioco o di risolvere ogni loro “problema” creativo. La loro autonomia è preziosa.
- Incoraggia la lettura senza pressione: un buon libro può essere il ponte tra l’ozio e l’esplosione della fantasia. Le storie lette o ascoltate offrono spunti e immagini che la mente del bambino può poi rielaborare e arricchire nel gioco.
In definitiva, l’estate non è solo una stagione per imparare nuove abilità, ma per rafforzare quelle innate, come l’immaginazione. Permettere ai nostri bambini di annoiarsi un po’, di rilassarsi senza fretta, è uno dei doni più grandi che possiamo fare alla loro fantasia. In quei momenti di apparente inattività, stanno costruendo i mondi futuri, tessendo le trame delle loro storie più belle.
Ti invito a riscoprire il potere dell’immaginazione come porta per creare nuove storie e a leggere questo bellissimo albo illustrato insieme ai tuoi bambini, per scoprire a cosa mi riferisco.
A presto!
Deborah


