vietato agli elefanti recensione e attività
Evidenza, Letture e Albo Illustrati

Vietato agli elefanti: recensione della storia e attività correlate

Vietato agli elefanti è un celebre albo illustrato, che spesso viene scelto nell’ambito della Giornata della Memoria per riflettere sul concetto di emarginazione insieme ai bambini.

Grazie al suo racconto delicato, che non urta la sensibilità dei più piccoli, questo racconto è particolarmente indicato per l’età della scuola dell’infanzia e per i primi anni della scuola primaria.

In questo articolo scopriremo insieme alcune attività ispirate a questa storia e inoltre vi lascerò la mia recensione a riguardo.

Iniziamo subito!

Vietato agli elefanti: la mia recensione di questo albo illustrato

Vietato agli elefanti è un albo illustrato che spinge i bambini a riflettere.

L’ingiustizia di non ammettere un elefante in un parco per animali, risulta subito evidente anche ai più piccoli. Questo racconto spinge in modo molto evidente la leva sulla riflessione autonoma.

Gli stessi bambini saranno portati a dire la loro opinione dopo l’ascolto di questa storia.

Nonostante tratti un tema molto delicato, come quello dell’emarginazione, questo albo illustrato risulta ben pensato e soprattutto ben equilibrato. Non è traumatizzante perché è pensato per i bambini più piccoli e può dunque essere letto anche in occasione della Giornata della Memoria.

A noi questo racconto è piaciuto perché ha favorito una bella riflessione. Si presta anche a realizzare cartelloni ed attività più elaborate, successive alla lettura.

L’importanza di parlare dell’inclusione ai bambini

Nel delicato periodo dell’infanzia, i cuori dei bambini sono come fogli bianchi pronti a essere colorati dalle esperienze e dagli insegnamenti che ricevono. Si tratta di un’opportunità unica e fondamentale, che ci spinge a riflettere sull’importanza di parlare di inclusione fin dai primi passi nella scuola dell’infanzia e nei primi anni della scuola primaria. Come genitori, educatori e membri della società, abbiamo il compito di plasmare una mentalità che abbracci la diversità sin dall’inizio, come una tela che prende forma attraverso i pennelli della comprensione e del rispetto reciproco.

La scuola dell’infanzia è il punto di partenza di questo viaggio, un ambiente vibrante e ricco di opportunità per costruire le fondamenta di una mentalità inclusiva. In questo contesto, i bambini si incontrano per la prima volta con il mondo esterno, sperimentando una varietà di esperienze e interagendo con coetanei provenienti da sfondi diversi. La diversità è inevitabile, e proprio qui risiede la bellezza: insegnare ai bambini che ognuno porta con sé un mondo unico, ricco di colori e sfumature, che arricchisce la nostra comunità.

I giochi diventano l’arena in cui si imparano le prime lezioni di inclusione. I bambini, con la loro innata curiosità, sono disposti a giocare e a condividere con chiunque. Tuttavia, è essenziale guidarli attraverso queste interazioni, spiegando l’importanza di includere tutti, indipendentemente dalle differenze. La scuola dell’infanzia diventa così un terreno fertile per piantare i semi di una società inclusiva, in cui la diversità è accolta con gioia anziché timore.

Man mano che i bambini crescono, la transizione alla scuola primaria offre un’opportunità chiave per consolidare queste fondamenta. Qui, le lezioni sull’inclusione devono essere più deliberate e strutturate, incorporando narrazioni e storie che mettono in evidenza il valore della diversità. Attraverso libri, attività e conversazioni guidate, i bambini possono comprendere che la diversità non è solo una caratteristica esteriore, ma una ricchezza che arricchisce il tessuto della nostra comunità.

I bambini sono spugne emotive e intellettuali, capaci di assorbire le idee e gli ideali che vengono loro presentati. Pertanto, è fondamentale offrire loro modelli positivi di inclusione attraverso storie e personaggi che riflettano la diversità del mondo reale. Queste narrazioni non solo catturano l’attenzione dei bambini, ma anche plasmano la loro prospettiva, aprendoli all’accettazione e all’amicizia con chi è diverso da loro.

Un aspetto cruciale di questo processo è coinvolgere attivamente gli insegnanti e il personale scolastico. Sono loro i guide e i facilitatori di questo viaggio, responsabili di creare un ambiente che promuova l’inclusione. La formazione continua è essenziale per garantire che gli educatori siano consapevoli delle dinamiche della diversità e capaci di trasmettere questi valori ai bambini in modo efficace ed empatico.

In conclusione, l’educazione all’inclusione sin dalla scuola dell’infanzia e nei primi anni della scuola primaria è un investimento fondamentale per il futuro di una società aperta, tollerante e rispettosa delle differenze. Attraverso un approccio olistico che coinvolge genitori, educatori e comunità, possiamo costruire un mondo in cui ogni bambino cresce consapevole del valore della diversità e capace di abbracciarla con cuore aperto. Coloriamo il mondo dell’inclusione, affinché il futuro che stiamo dipingendo sia una tavolozza vibrante di accettazione e rispetto reciproco.

Attività ispirate a questo racconto

Ecco alcune attività che possono essere accompagnate alla lettura di questo albo illustrato:

STORIA SEMPLIFICATA PER BAMBINI CON DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE O AUTISMO

LIBRETTO DA STAMPARE ISPIRATO AL RACCONTO

RIASSUNTO DELLA STORIA

Queste attività si possono scaricare gratuitamente. Il libro può essere invece acquistato su Amazon cliccando qui: VIETATO AGLI ELEFANTI – ACQUISTA SU AMAZON

A presto,

Deborah Lazzaro